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Storia, danza, robotica, arte: queste alcune delle suggestioni proposte dalla seconda edizione del Festival dell’Innovazione, appuntamento in programma anche quest’anno negli spazi del museo Nivola di Orani.

Il festival si svolgerà il 19 e 20 dicembre, in una intensa due giorni che dal cuore dell’Isola porta sino al Sol Levante, dedicata al tema dell’innovazione applicata al mondo dell’arte e dell’artigianato

Si parte il 19 dicembre alle 10:30 il laboratorio sulla robotica applicata all’arte curato da Antonio Serra e dedicato ai ragazzi della scuola media.

Venerdì 20 dicembre si entra nel vivo.
Alle ore 10,30, dopo i consueti saluti istituzionali, spazio all’intervento della direttrice del Museo Nivola Antonella Camarda con focus sul tema “Etno-chic o Digital-craft? Uno spazio per l’artigianato nella società post-industriale”.

Alle ore 11 sarà il gruppo archeologico Archè di Orani a proporre alla platea il suo intervento dal titolo “Sa Burra di Orani: una riscoperta”.

A chiudere la mattinata sarà un attesissimo intervento di caratura internazionale affidato al giapponese Takashi Morishita – docente al Research Center for the Arts and Arts Administration presso la Keio University – che accompagnerà la platea alla scoperta della “Danza Butoh tra passato e futuro”.

Dopo un lite brunch, alle 15,30 sarà possibile assistere allo spettacolo “KOI – Cantando Danzavamo”, regia di Chiara Murru e musiche di Francesco Medda Arrogalla, che tratta ispirazione dal romanzo di Sergio Atzeni “Passavamo Sulla Terra Leggeri” porta in scena la tradizione delle maschere dei Mamuthones realizzate da Franco Sale, assieme all’innovazione del linguaggio teatrale contemporaneo e dalle sonorità elettroniche. Una performance d’impatto, capace di promuovere la dimensione identitaria della Sardegna, reinterpretandola in chiave contemporanea.

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